Maison Nouvelles
Catégorie:

Nouvelles

Publicité

Purtroppo, però, non tutti si impegnano allo stesso modo e questo porta a momenti imbarazzanti. Un esempio eloquente è l’incidente capitato a Tucker Carlson su Fox and Friends nel 2013: durante una trasmissione in diretta, è stato colto alla sprovvista, provocando gli insulti dei conduttori Mike Jerrick e Alisyn Camerota. Nonostante gli scherni, Carlson ha ammesso di non aver dormito molto quella notte perché stava sostituendo il collega Sean Hannity.

Capitan Jack, doppio distributore

Quando un video dell’autoproclamato Capitano Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi è apparso su Internet, ha provocato un’ondata di indignazione. Più tardi, Jess Weber ha interrotto la giornalista della NBC 4 Madison Brooks, che stava seguendo la prima di Breaking Bad sull’Hollywood Boulevard.

Weber si è avvicinato troppo alla giornalista, ha invaso il suo spazio personale e le ha persino annusato i capelli, facendo ipotizzare che si trattasse di molestie.

Secondo l’Huffington Post, invece, si trattava di uno scherzo orchestrato e la donna era l’attrice Christine Sargent. Weber ha fatto di tutto per mettere in atto la bravata, che è diventata virale su Internet.

L’inaspettato scherzo

I Giochi del Commonwealth sono un evento prestigioso che si svolge ogni quattro anni e attira atleti da tutto il mondo. Più di 6.600 atleti e rappresentanti di 70 Paesi sono giunti in Inghilterra per i Giochi del Commonwealth 2018.

Il presentatore sportivo della BBC Mike Bushell ha intervistato diversi nuotatori, tra cui Adam Peaty.

Nonostante fosse stato avvertito di fare attenzione, ha fatto un passo falso ed è caduto in piscina nel bel mezzo dell’intervista. Il giornalista di BBC Breakfast era fradicio e non è stato possibile recuperare il suo microfono dall’acqua. Wow!

Che razza di insetto è?

Era una giornata di sole a Indianapolis quando Jennifer Ketchmark, meteorologa di Fox 59, ha trasmesso in diretta le previsioni del tempo. Inaspettatamente, un’ape gigante volò verso l’obiettivo della sua telecamera e interruppe il programma. La Ketchmark ha urlato ed è sparita dalla circolazione.

Ironia della sorte, i meteorologi stavano parlando di api quando hanno cambiato le previsioni del tempo.

La Ketchmark, ad esempio, ha persino riso durante il suo “discorso sulle api”, ma le sue risate si sono trasformate in urla alla vista degli insetti veri e propri. Nel backstage, è stata sentita dire che avrebbe partecipato a uno spot pubblicitario, e cavolo, l’ha fatto!

 

Capture d’écran de l’émission “drogues à la Maison“, FranceTV

Mardi à l’Assemblée, la journaliste a échangé son micro contre un test de qualification pour annoncer le prochain numéro de «Envoyé spécial». Une séquence qui éclipse l’idée de base du rapport, qui est néanmoins cruciale.

L’incidente è avvenuto a Washington Square e non si sa chi sia stato il colpevole.

I pantaloni del giornalista sono stati abbassati davanti alla telecamera, esponendolo al mondo. Il reporter era talmente scioccato da non riuscire a raggiungere rapidamente il burlone. Tuttavia, il cameraman è passato subito alla folla dietro il reporter, ma il danno era già stato fatto.

Ecco Sophie, l’ibis scarlatto

Nel 2018 è stata una giornata intensa per i conduttori del notiziario mattutino CBS News 8 quando un ibis scarlatto ha fatto un’inaspettata apparizione in trasmissione. Si tratta di trampolieri e uccelli terrestri di dimensioni medio-grandi, imparentati con le cicogne e molto vicini ai pipistrelli.

Quando l’ibis messaggero, uno dei due rappresentanti dello Zoo Safari Park di San Diego, è apparso in onda, un uccellino di dieci anni di nome Sophie era appollaiato sulla testa di Nichelle Medina, che stava conducendo lo Zoo Day. Nonostante l’intrusione inaspettata, la vincitrice del premio Emmy ha mantenuto la calma, dando prova di professionalità. Al contrario, il collega della Medina, Eric Kanert, avrebbe potuto essere più a suo agio con l’ospite, come si vede nella foto.

Il potere dell’invisibilità

La meteorologa Liberte Chan, conduttrice di un notiziario mattutino del fine settimana, ha avuto un incontro divertente quando la scelta del suo guardaroba l’ha fatta scambiare per lo schermo verde. La situazione è diventata quasi comica quando Chan è diventata quasi invisibile sullo sfondo.

Fortunatamente, un collega è venuto in soccorso offrendosi di indossare la giacca davanti alla telecamera.

In questa situazione, Chan, che ha lavorato a KTLA 5 dal 2012 al 2021, è rimasta sicura di sé con un’espressione piacevole sul volto. L’esperienza ha reso la conduttrice televisiva, laureata in meteorologia e giornalismo radiotelevisivo, più attenta alla scelta dei suoi abiti in futuro.

Che domanda indecente

In effetti, il minimo errore o momento di imbarazzo può essere fonte di umiliazione pubblica per i presentatori televisivi, e questo è stato dimostrato più volte. Un esempio molto noto è quello di due presentatori che, mentre discutevano in diretta di problemi di disciplina infantile, chiesero all’altro se fosse mai stata “sculacciata”.

La presentatrice, imbarazzata, ha risposto maldestramente di essere stata sculacciata davvero, ma non da ragazza.

L’errore è stato aggravato dal fatto che è stata ripresa dalla telecamera e il video è diventato rapidamente virale su Internet.

Questo spiacevole incidente è ricordato ancora oggi.

È solo coccole davanti alla telecamera

Molti reporter, tra cui Jessica Lang del Suncoast News Network, hanno dovuto lavorare da casa nel 2020 a causa della quarantena. Ha chiesto a sua madre, Diane Lang, che lavorava come cameraman, di aiutarla a girare un servizio.

La giovane donna non sapeva che suo padre, Kevin Lang, sarebbe apparso inaspettatamente durante le riprese.

Durante l’esibizione di Jessica, nativa della Florida, il padre è apparso nell’inquadratura a torso nudo e ha iniziato a sistemarsi i vestiti. Ma non appena Diana ha interrotto le riprese, Kevin ha esposto la pancia. Non sorprende che il video sia diventato rapidamente virale dopo che Jessica lo ha postato su Twitter.

Top business, pantaloni casual

Majid Asfour, ex caporedattore del quotidiano giordano Al Rai Arabic, sfida gli stereotipi sull’aspetto di un analista.

Durante l’intervista con Al Jazeera TV, aveva l’aspetto di un professionista in giacca e cravatta.

Tuttavia, Asfour non era completamente vestito.

Un altro video pubblicato su Twitter mostra Asfour che appoggia il suo computer portatile sulle ginocchia con due cuscini per tenere il resto del corpo fuori dall’inquadratura.

Durante l’intervista via Skype faceva molto caldo, quindi ha optato per un abbigliamento più comodo.

Abu Dhabi Network ha pubblicato il video, che è diventato virale e ha ottenuto migliaia di visualizzazioni.

Publicité

Le droit bancaire protège l’utilisateur des services de paiement en cas de fraude mais les banques les déboutent trop souvent en invoquant une négligence grave contestable.

Alors que la crise financière continue de peser sur la France et que la dette nationale atteint des sommets, la Banque de France dévoile, dans son rapport annuel 2023 de l’Observatoire de la Sécurité des Moyens de Paiement, publié le 10 septembre dernier, un chiffre alarmant : sur les 31 milliards de paiements scripturaux effectués, représentant un total de 42 576 milliards d’euros, 1,19 milliard d’euros ont été détournés par fraude.

Parmi ces fraudes, 28 % concernent les virements et 35 % les paiements par carte, soulignant les vulnérabilités persistantes malgré l’augmentation des transactions.

Ces pertes, qui impactent directement l’épargne des Français, sont le résultat d’une augmentation des fraudes en ligne, rendues possibles par des techniques sophistiquées telles que le spoofing et le phishing.

Le spoofing consiste à usurper l’identité d’une banque ou d’un conseiller en falsifiant l’adresse email ou en imitant le numéro de téléphone du service client. L’objectif est de convaincre la victime que l’interlocuteur est fiable afin qu’elle communique des informations sensibles.

Quant au phishing, il se base sur l’envoi d’emails ou de SMS imitant les communications officielles des banques, redirigeant les victimes vers de faux sites web conçus pour recueillir leurs identifiants et mots de passe.

À lire aussi

Arnaques en ligne : les faux conseillers bancaires, « phénomène de 2023 »

Des techniques de fraude sophistiquées qui piègent les victimes de façon insidieuse

Ces deux techniques, souvent combinées, créent une illusion de légitimité, donnant l’impression aux victimes qu’elles interagissent de manière sécurisée avec leur banque.

En réalité, il s’agit de pièges sophistiqués visant à détourner leurs informations personnelles et à accéder à leurs comptes. Ces méthodes de fraude en ligne illustrent la nécessité de rester vigilant face à toute communication qui pourrait sembler suspecte, même si elle paraît officielle.

Fort des coordonnées bancaires obtenues, les délinquants déploient un processus ingénieux en agissant souvent en pleine nuit pour effectuer des opérations de virements ou paiement en ligne, afin que la victime ne prenne pas immédiatement connaissance des notifications de transaction. Cette stratégie maximise leur chance de succès avant que l’activité suspecte ne soit détectée et bloquée.

Les pertes subies par les particuliers peuvent engloutir la totalité de leurs économies. Libération a ainsi rapporté qu’un ancien magistrat, pourtant reconnu pour son engagement dans la lutte contre le terrorisme, et son épouse, avocate, que l’on aurait pu croire avertis, ont perdu plus de 200 000 euros dans ce type d’escroquerie en ligne.

Chaque jour, de nombreux épargnants se voient dérober plusieurs dizaines de milliers d’euros, même au sein d’institutions bancaires réputées et bien établies.

‘‘
En l’absence de négligence grave démontrée, les décisions de justice continuent de favoriser les victimes de fraudes bancaires.

Des millions d’euros détournés malgré des obligations légales claires

Les législateurs européen et français ont réagi de manière stricte face aux fraudes bancaires, en plaçant la responsabilité sur les banques elles-mêmes. En tant que prestataires de services de paiement, elles sont tenues d’assurer la sécurité des transactions en ligne via des mécanismes d’authentification forte, c’est-à-dire une double authentification pour garantir l’identité des utilisateurs.

Selon l’article L. 133-18 du Code monétaire et financier, si un paiement est effectué sans le consentement du titulaire du compte en raison de l’absence de ces dispositifs de sécurité, la banque doit rembourser l’intégralité de la somme perdue. En cas de non-remboursement, elle s’expose à des intérêts de retard conséquents.

Cependant, lorsque la banque a mis en place un système de sécurité conforme, elle doit prouver que le client a commis une « négligence grave », par exemple en divulguant ses identifiants de manière imprudente. Si l’hameçonnage (phishing) ou le spoofing ont été suffisamment convaincants pour tromper un utilisateur raisonnable, cette négligence grave ne sera pas retenue, et la banque devra quand même rembourser.

En somme, sauf en cas de faute manifeste du client, le droit bancaire protège prioritairement l’utilisateur des services de paiement, obligeant les banques à assumer leurs responsabilités en cas de fraude.

À lire aussi

Escroqueries à l’épargne : sachez vous prémunir !

En l’absence de négligence grave, des décisions de justice favorables aux victimes

Alors que des époux avaient été victimes d’une escroquerie par téléphone, où un faux conseiller bancaire utilisant un procédé de spoofing les avait incités à valider des transactions frauduleuses via leur clé digitale, sous prétexte d’annuler des opérations suspectes, ils avaient sollicité le remboursement des fonds perdus auprès de la BNP Paribas.

Le Tribunal Judiciaire de Paris, dans une décision du 31 janvier 2024, a estimé que la banque BNP Paribas ne pouvait refuser le remboursement des sommes débitées, car aucune négligence grave ne pouvait être imputée aux victimes.

La décision souligne que les époux avaient agi de bonne foi, croyant être en contact avec leur banque, ce qui avait diminué leur vigilance. Le tribunal a jugé que l’usurpation téléphonique par spoofing avait été un élément clé dans la validation des opérations frauduleuses par les victimes.

Dans une autre affaire relative à des faits de phishing, jugée par la Cour d’appel de Douai le 9 juillet 2020, un individu avait contesté des opérations frauduleuses effectuées sur son compte bancaire à la Caisse de Crédit Mutuel invoquant un piratage de ses cartes Mastercard et Gold.

La Cour d’appel a estimé que la banque n’avait pas prouvé que son client avait autorisé les paiements frauduleux ou qu’il avait agi avec négligence grave et devait dès lors le rembourser.

En l’absence de négligence grave démontrée, les décisions de justice continuent de favoriser les victimes de fraudes bancaires, imposant ainsi aux banques de rembourser les sommes détournées.

Remboursements refusés : les stratégies bancaires pour échapper à leurs responsabilités en cas de fraude

Les banques, dans la pratique, multiplient pourtant les résistances pour refuser le remboursement des sommes détournées. Elles invoquent des arguments techniques ou juridiques complexes pour se dédouaner de leur responsabilité, ou cherchent à prouver que le client a commis une « négligence grave », même dans des situations où la fraude était particulièrement sophistiquée.

Pour mieux se dérober, elles exigent systématiquement des victimes qu’elles déposent plainte, bien que rien ne les y oblige légalement. Cette exigence permet aux banques de disposer d’un cadre pour mieux identifier et dénoncer d’éventuelles fautes commises par les clients, comme des négligences ou des imprudences, qu’elles pourront ensuite invoquer pour refuser le remboursement.

Ces stratégies déloyales contreviennent à la volonté du législateur qui, conscient des revenus considérables générés par les banques via les frais et services associés, a estimé qu’elles sont en mesure de rembourser les sommes perdues, sauf si l’erreur provient manifestement du client.

Cette obligation vise à compenser les risques auxquels les utilisateurs sont exposés et à responsabiliser les institutions financières en les incitant à améliorer leurs dispositifs de sécurité.

On comprend aisément les réticences des banques à devoir assumer le remboursement des montants fraudés. Car outre le remboursement des montants fraudés, s’ajoutent pour les banques de nombreux coûts indirects incluant les coûts de gestion des litiges, le renforcement de la sécurité, les formations du personnel et les dépenses liées à la restauration de la réputation de l’institution.

Force est cependant de constater qu’en l’état, la législation actuelle prévoit un remboursement des sommes perdues si le client a agi avec prudence et que la fraude a été suffisamment sophistiquée pour le tromper. Il est crucial que les particuliers soient bien informés de leurs droits. Les efforts de sensibilisation des banques, bien que nécessaires, ne sauraient exonérer ces dernières de leur responsabilité légale en cas de défaillance.

Publicité

En ce début février, 14 millions de retraités du privé doivent percevoir deux versements à quatre jours d’intervalle. Le premier concerne la pension complémentaire et le second les pensions de base revalorisées de la Caisse nationale d’assurance vieillesse (Cnav) et de la Mutualité sociale agricole (MSA).

Les premiers jours de février réservent une bonne nouvelle aux retraités. Et pour cause : deux paiements successifs sont prévus cette semaine, comme le rapportent les sites Actu.fr et Merci pour l’info . Après une hausse du prix du tabac et des péages, cette double échéance apporte un peu d’air frais aux bénéficiaires concernés. Mais comment expliquer ce double versement ?

Les premiers jours de février réservent une bonne nouvelle aux retraités. Et pour cause : deux paiements successifs sont prévus cette semaine, comme le rapportent les sites Actu.fr et Merci pour l’info . Après une hausse du prix du tabac et des péages, cette double échéance apporte un peu d’air frais aux bénéficiaires concernés. Mais comment expliquer ce double versement ?

Deux versements le 3 et le 7 février

Comme d’habitude, les pensions complémentaires de près de 14 millions de retraités affiliés à l’Agirc-Arrco ont été versées en ce début de mois. Ce régime concerne les anciens salariés du secteur privé, qui perçoivent à la fois une retraite de base gérée par la Caisse nationale d’assurance vieillesse (Cnav) et une retraite complémentaire assurée par l’Agirc-Arrco. Conformément au calendrier établi, ces pensions complémentaires sont versées le premier jour ouvré du mois. Or cette année, le 1er février est tombé un samedi. Le paiement a donc été reporté au lundi 3 février 2025.

Le second versement concerne cette fois la pension de base versée par la Cnav, qui concerne environ 15 millions de retraités. Habituellement programmé le 9 du mois, le virement est avancé lorsque cette date coïncide avec un week-end ou un jour férié. Le 9 février 2025 étant un dimanche, la Cnav a décidé que ce premier versement serait effectué vendredi 7 février. Précisons ici que les retraités relevant du régime de base de la Mutualité sociale agricole (MSA) percevront également leur pension de base à cette même date.

Revalorisation des pensions

Il faut toutefois noter que si ces virements sont bien effectués aux dates prévues, leur disponibilité sur les comptes bancaires peut varier selon les établissements. En général, les délais sont courts, mais certaines banques peuvent nécessiter un traitement de quelques jours avant que les fonds ne soient accessibles.

Les premiers jours de février réservent une bonne nouvelle aux retraités. Et pour cause : deux paiements successifs sont prévus cette semaine, comme le rapportent les sites Actu.fr et Merci pour l’info . Après une hausse du prix du tabac et des péages, cette double échéance apporte un peu d’air frais aux bénéficiaires concernés. Mais comment expliquer ce double versement ?

Deux versements le 3 et le 7 février

Comme d’habitude, les pensions complémentaires de près de 14 millions de retraités affiliés à l’Agirc-Arrco ont été versées en ce début de mois. Ce régime concerne les anciens salariés du secteur privé, qui perçoivent à la fois une retraite de base gérée par la Caisse nationale d’assurance vieillesse (Cnav) et une retraite complémentaire assurée par l’Agirc-Arrco. Conformément au calendrier établi, ces pensions complémentaires sont versées le premier jour ouvré du mois. Or cette année, le 1er février est tombé un samedi. Le paiement a donc été reporté au lundi 3 février 2025.

Le second versement concerne cette fois la pension de base versée par la Cnav, qui concerne environ 15 millions de retraités. Habituellement programmé le 9 du mois, le virement est avancé lorsque cette date coïncide avec un week-end ou un jour férié. Le 9 février 2025 étant un dimanche, la Cnav a décidé que ce premier versement serait effectué vendredi 7 février. Précisons ici que les retraités relevant du régime de base de la Mutualité sociale agricole (MSA) percevront également leur pension de base à cette même date.

Revalorisation des pensions

Il faut toutefois noter que si ces virements sont bien effectués aux dates prévues, leur disponibilité sur les comptes bancaires peut varier selon les établissements. En général, les délais sont courts, mais certaines banques peuvent nécessiter un traitement de quelques jours avant que les fonds ne soient accessibles.

Rappelons enfin que depuis le 1er janvier 2025, les pensions de retraite ont été revalorisées de 2,2 % afin de suivre l’inflation. Initialement envisagé pour l’été, ce relèvement a finalement été appliqué au premier jour de l’année à la suite de l’adoption de la motion de censure qui a entraîné la chute du gouvernement de Michel Barnier. Cette revalorisation est appliquée sur le versement de février qui porte sur la pension de janvier.

Publicité

Cette nouvelle édition du Panorama annuel rassemble les éléments de cadrage et les chiffres clés permettant d’appréhender la question des retraites, premier poste de dépenses de la protection sociale avec 353 milliards d’euros de pension versés en 2022 (13,4 % du PIB), et de l’invalidité. Elle met également à disposition des données actualisées sur les effectifs de retraités, les montants de pension et les âges de départ à la retraite, tous régimes confondus et par régime de retraite, jusqu’en fin d’année 2022.

Le nombre de retraités de droit direct continue d’augmenter pour atteindre 17,0 millions de personnes en 2022

Fin 2022, 17,0 millions de personnes sont retraitées de droit direct des régimes français. Leur nombre augmente de 175 000 par rapport à fin 2021. Ce rythme reste inférieur à celui observé entre 2005 et 2010 mais se situe dans la tendance des dernières années. Les femmes représentent 53 % des retraités de droit direct.
Parmi les retraités d’un régime de base, 85 %, soit 14,4 millions de retraités, perçoivent une pension de droit direct de la Caisse nationale d’assurance vieillesse (CNAV). 12,4 millions reçoivent une pension complémentaire du régime unifié fusionnant l’Association générale des institutions de retraite des cadres et l’Association pour le régime de retraite complémentaire des salariés (Agirc-Arrco).
Tous régimes confondus, 789 000 retraités liquident un premier droit direct à la retraite en 2022. Par ailleurs, fin 2022, 4,4 millions de personnes bénéficient d’une pension de retraite de droit dérivé (aussi appelée « pension de réversion »). Pour 914 000 de ces bénéficiaires, cette pension de réversion constitue leur unique pension de retraite – certains d’entre eux peuvent avoir des droits directs de retraite mais ils n’ont pas encore liquidé leur pension. Les femmes, plus souvent veuves, représentent 88 % des bénéficiaires d’une pension de droit dérivé. Le régime général verse 2,8 millions de pensions de droit dérivé et l’Agirc-Arrco 3,0 millions.

La pension brute moyenne progresse de 5,4 % en euros courants mais baisse de 0,4 % en euros constants entre 2021 et 2022

Fin 2022, la pension mensuelle moyenne de droit direct des retraités résidant en France, après prise en compte de l’éventuelle majoration pour trois enfants ou plus, s’élève à 1 626 euros bruts, soit 1 512 euros nets des prélèvements sociaux1 . Pour l’ensemble des retraités des régimes français, y compris ceux résidant à l’étranger, ce montant est de 1 565 euros bruts.
Les femmes résidant en France ont une pension de droit direct moyenne (y compris l’éventuelle majoration pour trois enfants ou plus) inférieure de 38 % à celle des hommes en 2022, contre un écart de 50 % en 2004. Cet écart reflète en partie les inégalités de parcours professionnels (écarts de salaires et de durées de carrières). En incluant l’éventuelle pension de réversion, qui concerne plus souvent les femmes, l’écart est de 26 % en 2022.
L’inflation a augmenté de 2020 à 2022 : les prix ont en effet progressé de + 5,9 % entre fin 2021 et fin 2022, contre + 2,8 % entre fin 2020 et fin 2021. Par ailleurs, les pensions de base sont normalement revalorisées en janvier sur la base de l’inflation constatée en moyenne l’année précédente2 . Cette règle conduit normalement à une perte de pouvoir d’achat dans ce contexte d’accélération du niveau des prix. Cependant, l’année 2022 a été particulière puisqu’à la revalorisation normalement prévue de 1,1 % en janvier 2022 s’est ajoutée une revalorisation exceptionnelle de 4,0 % en juillet 2022 (afin, justement, de tenir compte la hausse des prix). Les pensions de base ont ainsi été revalorisées de 5,1 % entre fin 2021 et fin 2022, de même que les pensions complémentaires par ailleurs. Les personnes déjà à la retraite ont ainsi vu leur pension progresser de 5,1 % en moyenne entre fin 2021 et fin 2022 en euros courants (hors inflation), soit -0,7 % en euros constants (y compris inflation).
En tenant compte par ailleurs du renouvellement de la population à la retraite (des retraités décèdent entre 2021 et 2022 mais de nouvelles personnes partent à la retraite en 2022), la pension moyenne des retraités de 2022 est supérieure de 5,4 % à celle des retraités fin 2021 en euros courants, soit -0,4 % en euros constants.

Depuis 2010, l’âge de départ à la retraite a augmenté de 2 ans et 2 mois

Fin 2022, l’âge conjoncturel de départ à la retraite s’élève à 62 ans et 8 mois pour les retraités de droit direct résidant en France. Il augmente depuis 2010 (+2 ans et 2 mois) à la suite, principalement, des relèvements des âges légaux issus de la réforme de 2010. L’âge conjoncturel de départ à la retraite augmente toutefois plus lentement depuis 2016. En effet, le relèvement de l’âge légal d’annulation de la décote, qui commence à monter en charge à partir de cette date, a un effet plus modéré que celui de l’âge minimum légal d’ouverture des droits, qui a achevé de produire ses effets en 2016.
Les femmes liquident leurs droits à la retraite en moyenne 8 mois après les hommes en 2022 : elles prennent leur retraite en moyenne à 63 ans, contre 62 ans et 4 mois pour les hommes. L’écart se réduit toutefois progressivement au fil des générations.

Publicité

Malgré de nombreuses altercations entre les deux femmes sur les plateaux télés ou dans le cadre de reportages, Élise Lucet ne semble pas inquiète de cette nomination.

Le passif entre la nouvelle ministre de la Culture Rachida Dati et la journaliste Elise Lucet inquiète-t-il cette dernière pour l’avenir de ses émissions ? Pas vraiment à en croire ses réponses.

POLITIQUE – Un avis sur la nomination de sa « meilleure ennemie » ? En pleine promotion du nouveau numéro d’Envoyé Spécial diffusé ce jeudi 18 janvier sur France 2 avec le footballeur français Kylian Mbappé, la journaliste et présentatrice Élise Lucet a confié le fond de sa pensée sur le choix de la nouvelle ministre de la Culture, Rachida Dati.

Interrogée sur cette nomination surprenante et contestée au micro de la radio RTL, la journaliste ne se dit pas inquiète. L’occasion surtout de rappeler qu’« aucun ministre n’intervient jamais dans ce qu’il se passe à France Télévisions, ou alors je me suis trompée ! ».

« Je ne saute jamais de joie quand un ministre est nommé, je fais mon boulot de manière professionnelle, poursuit-elle. Pourquoi ? Parce que les gens s’imaginent que ce sont les ministres qui nomment le président de France Télévisions et les journalistes. Ce n’est pas comme ça que ça se passe, ce n’est plus comme ça que ça se passe ».

Mais cette question est loin d’être aussi naïve qu’on pourrait le croire. Il faut dire que les relations entre l’ancienne Garde des Sceaux et Élise Lucet ne sont pas vraiment au beau fixe depuis quelques années.

Interrogée alors sur une éventuelle déprogrammation de Cash Investigation par Rachida Dati, Élise Lucet estime que la nouvelle ministre de la Culture n’aura pas d’oreille attentive au sein de France Télévisions pour écouter une telle demande.

Elle ajoute : « Quand on arrête une émission, c’est parce qu’elle n’a plus d’écho, parce que ça ne marche plus vis-à-vis des téléspectateurs. Stéphane Sitbon (directeur des antennes et des programmes de France Télévisions) ou Delphine Ernotte (Directrice générale de France Télévisions) arrêtent des émissions régulièrement, mais pas parce qu’ils ont un coup de fil de la ministre. Je n’ai jamais vu ça ».

« De l’eau a coulé sous les ponts »

En posant ces questions à Élise Lucet sur Rachida Dati, impossible de ne pas repenser à la dernière altercation survenue entre les deux femmes en 2015, lors d’un reportage de Cash Investigation justementÉlise Lucet était venue interroger l’ancienne députée européenne Les Républicains dans les couloirs du Parlement européen au sujet de ses activités d’avocate et des relations professionnelles qu’elle entretenait alors avec des sociétés gazières, notamment Engie.

Rachida Dati avait alors répondu de façon particulièrement véhémente à la journaliste, lâchant au passage : « Je n’ai pas peur de vous, ma pauvre fille. Non, mais quand je vois votre carrière. Votre carrière pathétique ».

Mais pour la journaliste de France Télévisions, « de l’eau a coulé sous les ponts » depuis cette séquence. Il s’agit d’« une demande d’interview qu’elle a, on va dire, mal prise », a simplement répondu Élise Lucet. Elle glisse d’ailleurs ne l’avoir jamais revue depuis cette fameuse altercation.

Publicité

France 2 diffuse ce jeudi 4 avril un numéro du magazine d’Élise Lucet dédié aux influenceurs et aux business du copy trading, du multi-level marketing, et des paris en ligne.

TÉLÉVISION – Ces systèmes sont juteux, c’est certain, mais vraiment pas pour tout le monde. Les journalistes de Cash Investigation se sont penchés, dans le nouveau numéro du magazine d’enquête d’Élise Lucet, sur les différents business générés par les vidéos promotionnelles d’influenceurs et autres personnalités sur les réseaux sociaux pour faire de « l’argent facilement ». Spoiler alert pour les téléspectateurs de France 2, ça n’est presque jamais lucratif, au contraire.

Dans le numéro diffusé ce jeudi 4 avril, Cash Investigation a tenté de décrypter les différentes mécaniques mises en place afin d’encourager les abonnés et autres followers « lambda » (c’est-à-dire comme vous et moi) à dépenser de l’argent pour tenter d’investir et le faire fructifier. Souvent un peu, généralement beaucoup, et parfois trop. Pour ce faire, les équipes de Cash Investigation ont découpé en trois angles leur enquête.

Dans un premier temps, les projecteurs sont mis sur les influenceurs et leur promotion du « copy trading ». Par le biais d’une vidéo Instagram ou TikTok mettant en avant leur niveau de vie 100 % bling bling, ils invitent directement leurs abonnés à tenter eux aussi de gagner de l’argent « sans rien faire » en téléchargeant une application de trading et en misant « quelques centaines d’euros ». Garantie absolue selon eux de mettre du beurre dans les épinards, voire de devenir riche.

« Gagner de l’argent en dormant »

Par le biais de témoignages de personnes ayant perdu pour certaines plusieurs milliers d’euros en plaçant de l’argent suite à ces promotions, mais aussi de professionnels de l’autorité des marchés financiers, le reportage illustre la perversité de ce système. Dans lequel 80 % des gens sont perdants, d’après Claire Castanet de l’AMF. Cash Investigation ne manque pas non plus l’opportunité de donner la parole auxdits influenceurs qui s’avouent pour certains « peinés » que des gens aient perdu de l’argent à cause d’eux (comme Julien Guirado ou Jazz Correia).

D’autres en revanche assument cette pratique qui est très lucrative pour eux, comme Marc Blata qui, tout en confirmant s’enrichir généreusement grâce à eux, ne s’estime en rien responsable des pertes de ses followers « Je pensais m’adresser à des gens qui ont la pleine capacité de leur cerveau. Perdre 30 000 euros avec du copy trading, c’est que tu es un idiot », avance l’influenceur actuellement au cœur d’une enquête suite à une plainte pour escroquerie.

L’addiction aux paris en ligne

Le numéro de Cash Investigation explore aussi un autre phénomène qui se répand grâce aux réseaux sociaux : le « multi level marketing » des sociétés qui promeuvent justement des formations en trading. Un système pyramidal, illégal donc, qui permettrait de gagner chaque mois des sommes coquettes (à complètement folles) simplement en « recrutant » d’autres personnes. Sauf que l’argent ruisselle ici vers le haut, et jamais vers le bas et qu’encore une fois d’après Cash Investigation, l’immense majorité des « clients » ou « abonnés » ne gagne pas d’argent, mais en perd.

Enfin, le magazine met aussi en lumière le système des sites et applications de paris sportifs en ligne et leur puissance grandissante depuis l’ouverture de la concurrence en 2010, après la promulgation d’une loi poussée par Nicolas Sarkozy. Une mécanique qui joue sur les addictions et peut avoir des conséquences désastreuses voire dramatiques sur la santé mentale. Les sociétés de paris en ligne appellent d’ailleurs les plus gros perdants les « clients VIP ». Un de ces clients qui a dépensé plus de 600 000 euros en dix ans raconte les coups de téléphone de relance des sociétés, les cadeaux pour son anniversaire alors que l’entreprise devrait légalement limiter les joueurs excessifs. Il résume : « Tout ça c’était du pipeau, du vent ».

Ce que ces trois volets mettent tous en avant, c’est tout d’abord la puissance de l’influence : celle d’un professionnel des réseaux sociaux, celle d’une connaissance, ou celle d’un opérateur de paris en ligne. Mais également, qu’en misant, pariant, plaçant de l’argent par ces différents biais, vous n’êtes presque jamais gagnant.

Publicité

Contrairement au talk-show animé par Yann Barthès sur TMC, qui a supprimé son compte en 2023, la journaliste estime qu’il ne faut pas «déserter» la plateforme détenue par le milliardaire Elon Musk.

«On se pose tous des questions par rapport à ça». Élise Lucet s’interroge ce jeudi 16 janvier sur le plateau de «Quotidien» sur le phénomène Elon Musk. Sans exercer aucune fonction officielle, l’homme d’affaires s’est invité dans la géopolitique.

Allié de Donald Trump, Elon Musk s’illustre depuis quelques jours par des attaques contre les gouvernements de pays européens. L’influence de l’homme d’affaires propriétaire de Tesla et de la plateforme X (l’ancien Twitter) interpelle jusqu’à la Commission européenne qui enquête depuis plus d’un an sur X, notamment pour des problèmes de manque de transparence sur les publicités et de tromperie sur les comptes certifiés. Des investigations sont aussi menées sur d’éventuelles manipulations de l’algorithme dont le but serait de promouvoir certains contenus idéologiques au détriment de leurs oppositions.

– Quand on a l’envie d’informer, on a l’envie d’informer sur le plus de canaux possibles.

Élise Lucet dans «Quotidien»

En réaction, des politiques, des personnalités et même des médias annoncent leur volonté de quitter le réseau social X, quand ils n’ont pas déjà supprimé leurs comptes. «Je pense qu’il faut continuer», tranche assez vite Élise Lucet qui estime que «quand on a l’envie d’informer, on a l’envie d’informer sur le plus de canaux possibles». «Je ne fais pas de politique, je suis journaliste», rappelle-t-elle.

Un avis qui n’est pas partagé sur le plateau de «Quotidien». En effet, en décembre 2023, le talk-show de Yann Barthès s’est retiré de la plateforme en réaction au rachat de Twitter par Elon Musk. Le milliardaire a déboursé 44 milliards de dollars dans cette transaction. «Certainement une goutte d’eau, mais c’est symbolique pour nous. Insultez-vous entre vous, mais sans nous», avait déclamé l’animateur.

Élise Lucet n’engage pourtant pas ses mots sur le long terme : «Peut-être qu’on prendra la décision dans quelques semaines ou quelques mois. Pour le compte de France Télévisions, ce n’est pas ma responsabilité, mais je me pose la question avec mes équipes pour “Cash Investigation” et “Envoyé Spécial”».

Publicité

Kier Starmer a apporté son soutien total à Talip Siddiq, le chancelier du Trésor britannique, après que la commission anti-corruption du Bangladesh l’a accusée, ainsi que sa famille, d’avoir détourné des milliards de livres sterling dans le cadre d’un accord sur une centrale nucléaire. Siddique, qui occupe le poste de secrétaire économique au Trésor et est chargée de lutter contre la corruption financière, nie toutes les accusations portées contre elle.

Malgré le soutien du Premier ministre, la situation pose des défis supplémentaires à Starmer compte tenu des récents changements dans le personnel du ministère. Les conservateurs britanniques n’ont pas manqué l’occasion de souligner qu’il s’agit là d’une nouvelle tache sur la réputation de Starmer. Il convient de noter que Siddique est la nièce de Sheikh Hasina, l’ancien Premier ministre du Bangladesh qui a été chassé du pouvoir lors de la révolution d’août.

Pages: 1 2 3

Publicité

La Grèce est confrontée à une crise de réfugiés, en particulier parmi les enfants et les adolescents. En 2024, le nombre de mineurs arrivant dans le pays a considérablement augmenté, suscitant des inquiétudes quant à une pénurie de lieux sûrs pour les accueillir. Les principales raisons de l’augmentation des arrivées sont les nouvelles routes de contrebande commençant en Libye et se terminant en Crète. Les ONG exhortent le gouvernement à prendre des mesures pour permettre aux enfants d’être placés dans des foyers sûrs ou transférés vers d’autres pays de l’UE.

Сofia Kouvelaki, qui dirige Home Project, une organisation qui aide les enfants réfugiés, affirme qu’ils sont témoins d’une crise infantile jamais vue ces dernières années. Plus de 13 000 mineurs sont arrivés dans le pays par la mer au cours des 11 premiers mois de 2024. Le nombre de mineurs non accompagnés est passé de 1 490 en 2023 à environ 3 000 cette année. Elle a confirmé que parmi les nouveaux arrivants se trouvaient notamment de jeunes enfants en provenance de Syrie et d’Égypte.

Pages: 1 2

Publicité

Le Vanuatu a été frappé par un nouveau tremblement de terre de magnitude 6,1, quelques heures seulement après que des centaines d’Australiens ont été déplacés par des secousses précédentes, et le gouvernement du pays a annoncé une nouvelle série d’aides financières. Le séisme a été ressenti sur l’île principale du pays vers 2h30 du matin, heure locale, et s’est produit à seulement 30 kilomètres à l’ouest de la capitale Port Vila.

Contrairement à l’événement de magnitude 7,3 survenu à la fin de la semaine dernière, aucune alerte au tsunami n’a été émise cette fois-ci. Cependant, après le premier tremblement de terre, le gouvernement australien a été contraint d’augmenter son aide financière, en allouant 5 millions de dollars supplémentaires aux besoins humanitaires. Les avions de la RAAF ont ramené 144 personnes de Vanuatu dimanche, et 568 touristes et travailleurs sont désormais rentrés chez eux.

Pages: 1 2

Publicité

Messages plus récents